Italiani, brava gente!!!
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Diario di Bordo 13.02.2018 - dopo piccola pausa tecnica-
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Ancora un commento su "STORIA D'ITALIA" di Benedetto Bartolomeo Contributi d'autore anche nella sezione "TESTI MUSICALI" e "BRANI"
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Di Benedetto Bartolomeo
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Quest'anno ricorre l'anniversario della nascita di Giordano Bruno, egli nacque a Nola 470 anni fa. Giordano Bruno fu un filosofo, scrittore, egli era un monaco domenicano. Fu assassinato nel 1600 a Campo de' Fiori a Roma dalla Chiesa di Roma, precisamente il 17 febbraio. Durante la lettura della sentenza di condanna al rogo per eresia, davanti ai Cardinali inquisitori, Giordano Bruno disse «Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam» «Forse tremate più voi nel pronunciare contro di me questa sentenza che io nell'ascoltarla».
Pontelandolfo e Casalduni sono due località del Beneventano, protagoniste di una rappresaglia compiuta dal cosiddetto Regio Esercito Italiano nell'agosto del 1861. Nel nome dell'Unità di Italia fu massacrata la popolazione locale, uomini, donne, vecchi e bambini furono uccisi. Furono i Bersaglieri Italiani a fare questo atto orribile.
Marozia visse tra la fine dell'800 e l'inizio del 900. Si racconta che fosse una donna molto bella e spregiudicata. Dominò per un ventennio su Roma e sulla Chiesa Cattolica del X Secolo, Nonostante fosse analfabeta, come la madre, Marozia con la sua astuzia e la sua seduzione riuscì a stringere forti alleanze e potenti amicizie per costruire il suo smisurato potere. Secondo Liutprando da Cremona, "Mariozza, bella come una dea e focosa come una cagna, viveva nel cubicolo del Papa e non usciva mai dal Laterano". Appena quindicenne fu la concubina di Papa Segio III suo cugino.
Gli Arabi governarono e amministrarono la Sicilia per più di due secoli dal nono all'undicesimo secolo, fino all'arrivo dei Normanni. Sono stati probabilmente gli anni più fulgidi di questa isola, decenni prosperi economicamente, culturalmente. I segni del loro passaggio sono inequivocabili, nell'agricoltura così come nella lingua siciliana, nella tradizione e nell'architettura. Per strano che possa sembrare sedici secoli di ellenismo sono stati quasi annientati dall'arabismo che in soli due secoli è riuscito a lasciare una forte impronta che né Normanni, né Svevi, né Spagnoli o Francesi e per ultimo i piemontesi sono riusciti a cancellare. Questo può significare una cosa sola: la dominazione araba non fu mero dominio ma integrazione con i popoli autoctoni e dovrebbe essere da esempio.
Oltre alla città eterna Roma, ce ne sono altre due che si riferiscono ad essa. La prima è Costantinopoli, la seconda Roma o nuova Roma. Costantinopoli è stata la città dell'Imperatore Costantino e capitale dell'impero Romano d'Oriente fino al 1453, quando capitolò per mano dei turchi ottomani. Cambiò nome nel 1930 in Istambul. L'altra Roma è Mosca, detta terza Roma. L'idea di Mosca come Terza Roma ebbe fortuna sin dall'antica Russia Zarista. Dopo pochi anni dalla conquista di Costantinopoli da parte di Maometto II (sovrano dell'Impero Ottomano) il 29 maggio 1453 alcuni nominarono Mosca Terza Roma o Nuova Roma (uno degli storici appellativi di Costantinopoli è infatti Seconda Roma).
Giovanna I regnò a Napoli dal 1343 al 1381. Si racconta che fu la mandante dell'assassinio del marito Andrea. Andrea D'Angiò era suo cugino, il loro matrimonio fu stabilito quando lei aveva 6 anni e lui 7. Lei era colta, raffinata, lui ignorante e rozzo, già durante l'adolescenza Giovanna aveva una relazione extraconiugale con un altro cugino, Luigi di Taranto. Dopo Giovanna I ci fu Giovanna II, che regnò dal 1414 al 1435. Venne chiamata la pazza, mangiatrice di uomini. Nei racconti tramandati dall'oralità popolare, gli episodi più oscuri sono relativi proprio a Giovanna II, che, forse per la sua propensione alle relazioni discusse, si prestava meglio ad incarnare i vizi che le venivano attribuiti. Si racconta che la regina ospitasse nella sua alcova amanti di ogni genere ed estrazione sociale, addirittura rastrellati dai suoi emissari fra i giovani popolani di bell'aspetto. Per tutelare il suo buon nome, Giovanna non avrebbe esitato a disfarsi di loro appena soddisfatte le sue voglie. Proprio a questo proposito si è narrato per secoli che la regina disponesse, all'interno di Castel Nuovo, noto come Maschio Angioino, di una botola segreta: i suoi amanti, esaurito il loro compito, venivano gettati in questo pozzo e divorati da mostri marini. Quando la leggenda partorì la fantomatica storia di un coccodrillo che attraversando il Mediterraneo si era portato dall' Africa fino ai sotterranei del castello, il temibile alligatore diventò nell'immaginario collettivo l'artefice dell'orrenda fine degli amanti di Giovanna. Ma la leggenda, forse proprio perché macabra e inquietante, ha finito con l'accrescere la popolarità e la curiosità verso Giovanna I e Giovanna II di Napoli, chiamate entrambe a governare un regno al centro delle contese in un momento storico fra i più difficili e tormentati.
Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, capì l'importanza delle relazioni diplomatiche instaurando una serie di trattati di pace con i maggiori stati e regni presenti nell'Italia del XV secolo. Con la pace di Lodi del 1454 e con il successivo trattato di Venezia dello stesso anno, le potenze italiche conclusero l'alleanza chiama "lega italica". Essa garantì decenni di pace nella penisola e il Magnifico fu tra quelli che ne capì l'importanza e ne perseguì gli obiettivi. Peccato che la Lega bloccò lo status quo, infatti essa sancisce un equilibrio bloccato, fondato sul sospetto reciproco e sul timore della Francia anziché sulla collaborazione per la formazione di una struttura statale più ampia. A differenza di Francia, Spagna ed Inghilterra, l'Italia non riesce a svilupparsi in uno Stato nazionale, ed è ormai pronta a divenire terra di conquista per le potenze europee. Questo fenomeno è stato addebitato a numerosi fattori. Per non citare che le interpretazioni più note, Guicciardini ne ha visto la causa nel particolarismo, Machiavelli nella decadenza morale e civile delle istituzioni e dei costumi nonché nella presenza, al centro dell'Italia, dello Stato Pontificio.
La donazione di Costantino è un falso storico sul quale la Chiesa di Roma impose il suo potere temporale su tutto l'occidente Europeo durante il Medio Evo, ponendo le basi allo Stato della Chiesa che divise in due l'Italia per 1400 anni evitandone l'unità. Grazie a questo documento falso, i Papi per secoli avvalorarono i propri diritti su vasti territori e legittimarono le loro mire politiche ed economiche. Secondo questo documento la Chiesa di Roma ottenne la giurisdizione civile sulla città di Roma, sull'Italia e sull'impero Romano d'Occidente, oltre a proprietà immobiliari sparse per l'Europa. Il potere temporale dei Papi fu costruito su una menzogna e noi Italiani ne pagammo il prezzo più alto
Le Compagnie sono nate in Italia. Nel medioevo l'usura (oggi lo chiamiamo profitto) non poteva essere esercitata in quanto peccato mortale. Gli italiani (in special modo i fiorentini) praticarono invece l'usura creando le prime compagnie, ovvero piccole "aziende" composte da persone della stessa famiglia che condividevano il "pane", infatti compagnia deriva dal latino "cum" "pane", cioè con pane, condividere lo stesso pane. Gli italiani del 1200-1300 istituendo le compagnie cominciarono a praticare l'usura perchè consideravano esse senza anima in quanto non persone e quindi non potevano essere additate dal peccato mortale. Da quel momento sorsero banche, aziende, corporazioni, compagnie, che praticavano i profitti o usura senza più preoccuparsi di andare all'inferno. Firenze era il forziere d'Europa, i reali di tutta Europa si facevano prestare denaro dalle banche fiorentine, e in questo contesto che fu ideata la contabilità moderna e la partita doppia Dare/Avere: Fra Luca Bartolomeo de Pacioli o anche Paciolo (Borgo Sansepolcro, 1445 circa – Roma, 19 giugno 1517) è stato un religioso, matematico ed economista italiano, autore della Summa de Arithmetica, Geometria, Proportioni e Proportionalità e della Divina Proportione. Egli è riconosciuto come il fondatore della ragioneria.
L'Università degli Studi di Napoli Federico II è una università statale fra le più antiche d'Italia e del mondo. Fondata il 5 giugno 1224 dall'Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia Federico II di Svevia, è la principale accademia napoletana ed una delle più importanti in Italia e in Europa. Celebre per essere la più antica università fondata attraverso un provvedimento statale, è ritenuta la più antica università laica e statale del mondo.
Per Papa Alessandro VI il papato e la Chiesa costituirono solo un mezzo per arricchire ed elevare la sua famiglia, assicurando a ognuno dei figli una posizione di dominio. Non lamentiamoci se ancora oggi le posizioni di dominio sono tramandate di padre in figlio in Italia. Abbiamo nel nostro DNA secoli di nepotismo perpetuato in primis dalla Chiesa Cattolica
Consideriamo Cristoforo Colombo un grande italiano, tuttavia egli si fece sponsorizzare dagli spagnoli per fare la sua impresa, la sua "scoperta" favorì portoghesi, inglesi e gli stessi spagnoli, a discapito della marineria italiana Veneziana e Genovese che videro l'inizio della loro decadenza come potenze commerciali.
Dopo il 476 D.C. i popoli italici non si sono mai preoccupati di creare una nazione così come hanno fatto i Franchi, i Britannici, gli Iberici; si preoccuparono solo di dividere.