La mente ripercorre come pellicola riavvolta da maldestro cineasta i ricordi di una vita Rivedi le ginocchia sanguinanti guarir ai baci della mamma e il pianto mutare in risa a quelle carezze e a quegli abbracci. E quante volte ingrato adolescente parole dure e cattiverie le riservavi nella mente, rea di aver rimproverato l'incoscienza dei tuoi pochi anni Ma come si permetteva quella vecchia di trent'anni a dirti cosa fare e dove andare a te che apparteneva il mondo che eri il più forte il più intelligente. E scorri i tuoi ricordi andando avanti quando in chiesa piangevadisperata perché un altra donna ti rubava a lei che con dolore e sacrifici ti aveva fatto principe ai suoi occhi. E ripercorri quelle immagini a te care di quando ti piombava in casa a dire a te e ad una nuova mamma come si cambia un pannolino o come si guarisce una ferita di un bambino Sempre li prodiga di disinfettanti baci. Lei che mille volte ti ha salvato da morte certa con quelle labbra. Salti gli ieri per arrivare all'oggi e lei di fronte a te con i capelli bianchi la coperta sulle gambe che non prenda freddo con lo sguardo fiero della mamma ...che mai nessuno ha fatto un figlio bello come te... Fissi la dolcezza di quel viso a cui gli anni e le fatiche hanno portato via freschezza e ringrazi il cielo che ancora ti sgridi che non porti il ciuffo come ti faceva lei, che sembravi un attore americano che non ricorda il nome, e tu invece ti sentivi come Totò , che ancora se ti sbucci le ginocchia sia li a darti un bacio, ad asciugarti gli occhi.
Marco Arduino
i ricordi, messi insieme come tanti pezzi di un pazzo puzzle, mi hanno dato la possibilità di avere un po' della mia mamma. Leggere questi versi fa riflettere, a chi come me non ha avuto la possibilità di vedere "ilimbiancare i capelli "🌼🌷🌸